<<[…] Ci vuole soltanto un po’ di coraggio. Quell’esperienza tra le montagne mi porta ad affrontare un altro punto delicato nella crescita dei nostri figli. Si tratta di quello che io ho chiamato la giusta distanza affettiva tra genitori e figli. Il distacco, dopo mesi di a volte eccessiva contiguità è necessario quanto una carezza o un bacio. Per educare bisogna credere nei figli, dunque pensare che se la possano cavare anche senza la nostra ubiquitaria presenza. Anche da questo punto di vista le vacanze Giocamondo rappresentano una utilissima occasione. Se una mamma e un papà rinunciano a telefonare al figlio ogni ora e si limitano a una brevissima conversazione […], daranno ai loro figli la sensazione che stanno crescendo e che maturare significa essenzialmente diventare autonomi>>.
“I consigli sulle vacanze Giocamondo” del Prof. Paolo Crepet, psichiatra e psicoterapeuta.
Il gruppo dei rossi e gialli la mattina è stata al Parco avventura a Roccaraso, un’esperienza unica con l’attraversamento di ponti tibetani e tirolesi che ha entusiasmato anche i più temerari, nel pomeriggio si sono divertiti con i giochi esterni nei campi da basket, da pallavolo, da calcetto e per il tiro con l’arco presenti fuori dalla struttura.
Il gruppo dei blu e verdi invece ha vissuto l’avventura del Parco nel pomeriggio insieme ai bianchi, mentre la mattina si sono divertiti con i giochi interni e con la piscina con gare di nuoto, nuoto libero e anche la pallanuoto. I bianchi invece la mattina hanno fatto equitazione.
La sera poi il gruppo dei verdi, blu e bianchi sono andati a mangiarsi il gelato a Roccaraso, mentre rossi e gialli sono rimasti in struttura per il Dice-game, giochi di velocità e divertenti scelti tirando un dado gigante.