Angela Cirillo
Con Giocamondo dal: 2012
Caratteristiche: Affidabile e solare
ANGELA SI RACCONTA
Mi chiamo Angela Cirillo, ho 35 anni e sono nata e cresciuta a Scafati; una piccola cittadina in provincia di Salerno.
Non ricordo con precisione l’anno in cui ho cominciato a collaborare con Giocamondo, forse nel Giugno del 2012, di sicuro ho esordito come educatrice esterna. Ho ricoperto questo ruolo per circa due anni poi sono stata promossa capo animatrice, in seguito coordinatrice per soggiorni Telecom per poi diventare con grande soddisfazione direttrice.
Ricordo ancora la telefonata ricevuta dagli uffici del personale dove mi veniva chiesto se volevo tornare a far parte del Team Giocamondo e che avevano pensato di affidarmi un nuovo ruolo e calarmi nei panni del Direttore.
Immaginate la gioia mista alla paura, la mia risposta fu: posso pensarci?
Dopo 3 giorni alzo il telefono ed accetto.
La mia avventura iniziò nel polo di Roccaraso formato da 3 strutture: una affidata a me, una ad Aldiva Agostini e l’altra ad Ugo Vitelli; due storici direttori che mi hanno aiutata nel momento del bisogno.
Per ogni mio dubbio loro e tutto lo staff dell’ufficio erano sempre pronti a tenderti una mano.
La felicità e la soddisfazione dei bambini e dei ragazzi che partecipano ai centri mi spinge a dare sempre il meglio e motiva ogni mio sforzo.
Ogni anno pertanto confermare la mia presenza all’interno dei centri Giocamondo è per me un onore e una grande gioia.
ANEDDOTO
Lavorando nei soggiorni junior molte sono le cose simpatiche che potrei raccontare: ad esempio ricordo ancora il nome e il cognome di questo bambino, Alessandro Piccolo di 7 anni…era proprio un pulcino e non voleva partire; non voleva salire in autobus per paura di non rivedere più la mamma.
Con lei ed il piccolo Alessandro ci mettemmo in disparte, mentre gli altri si occupavano delle procedure relative alla partenza.
Dopo circa 15 minuti di lavoro di squadra tra me e la madre, Alessandro entrò in bus e da quell’anno è sempre ritornato.
Un’altra cosa che ricordo, è di un simpatico bambino a cui i genitori avevano dato una macchinetta fotografica usa e getta per immortalare i ricordi dell’estate, quando gli scatti a disposizione finirono il bambino si avvicinò e mi chiese: ora che è finita dove posso buttarla?